dal 1988
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Anniversari

SM Club Italia ha già vent'anni: 1988 >> 2008

Quando, il 10 aprile 1988, quattordici appassionati lombardi della Citroën SM, si ritrovarono in Piazza Castello a Milano per il primo raduno dedicato a questa vettura e per la contestuale fondazione dell’SM Club Italia (il cui atto costitutivo è stato firmato avendo come scrivania il tetto di una SM), probabilmente pochi di loro pensavano che, vent’anni dopo, il Club sarebbe stato ancora in piena attività e che alcuni ne sarebbero rimasti membri fedeli per questo lungo tempo.

 

Il primo Presidente, il compianto Giuliano Cavallini, presentava così, in modo mirabile ed ancora oggi attualissimo, la SM ed il Club:

 

“SM, sì, la chiamavano anche ‘Sua Maestà’, ed in effetti molte cose la elevavano e la differenziavano dalle altre macchine. L’originalità delle sue soluzioni, la particolarità della linea ed il suo stile di guida hanno creato non poche perplessità e sorprese nel mondo dell’auto nei primi anni del ’70. Diciamo che ha preso in contropiede tutti e prima che ci si rendesse conto di che cosa fosse, la produzione è cessata.
Lo scopo del nostro sodalizio, l’ SM Club Italia, è quindi proprio quello di salvare questa ‘cosa’ unica, particolare, interessante ed ormai rara, prima che le ultime vetture rimaste vengano ingoiate dagli sfasciacarrozze.

Chi ce l’ ha deve essere dei nostri perché il tempo ci darà ragione e grandi soddisfazioni.
Noi che l’ amiamo e ci compiaciamo di possederla, abbiamo certo molti punti della nostra personalità in comune, come se fossimo tutti nati sotto lo stesso segno.
Personalmente mi auguro di vedere presto un raduno dove nessuno degli ‘SM-Men’ dovrà mancare.”

 

Intorno alla metà degli anni ottanta, per il grande pubblico la SM era infatti un’auto poco conosciuta e non era ancora una vera e propria “auto storica” (il cui concetto all’ epoca si fermava ai modelli degli anni sessanta), ma che aveva la sua ristretta cerchia di ammiratori, quali proprietari della prima ora, che ne avevano apprezzato le straordinarie caratteristiche, e membri della rete Citroën, per i quali la SM ne rappresentava ancora la vetrina tecnologica, ed in tali tipologie ritroviamo i primi Soci del Club.

 

Con il diffondersi della moda delle auto storiche, l’interesse verso la SM cominciò ad aumentare, attirando nuovi appassionati.

 

Così, negli anni successivi (1989-1990), la compagine sociale del Club si ampliò, con l’ ingresso di una trentina di nuovi aderenti, tra i quali diversi altri Soci “storici” che sono, ancora oggi, partecipanti assidui all’attività del Club.

 

In quegli anni, su iniziativa del Presidente Cavallini, si svolsero numerosi raduni in diverse zone d’ Italia, quali: Bologna, Sirmione, Rimini, Viareggio, Roma, Bassano del Grappa.

 

Il clima coinvolgente ed allegro di quel periodo, portò ad idee fantasiose, oggi probabilmente non più realizzabili, come una corsa a cronometro in salita al raduno di Berceto e, soprattutto, la creazione del famoso carrello tricolore, realizzato, tra gli altri, dai Soci Ugolini, Manzo, e dall’allora segretario Stefano Lupo, ottenuto tagliando il posteriore di una SM ed adattandolo ad un rimorchio.

 

Il carrello venne poi unito alla SM di Cavallini, il tutto riverniciato in una vistosa livrea tricolore.

 

Oggi quella vettura è di proprietà del Socio Vertuani, che l’ha sottoposta ad un recente restauro di meccanica, portandola spesso ai raduni, trainando la sua “appendice”.

 

In Europa, già esistevano altri Club SM nazionali, come in Francia, Svizzera, Germania, che da alcuni anni organizzavano a rotazione nei vari paesi un raduno europeo SM.

 

Nel 1992 l’SM Club Italia, per iniziativa del Presidente Gianemilio Franchini, organizzò il Raduno Europeo a Parma, con la presenza di oltre 80 vetture, provenienti da diversi paesi.

 

Per chi scrive, quello di Parma fu il primo raduno a cui partecipò, avendo da poco acquistato la vettura. Fu veramente un inizio “alla grande” per un neofita, per la riuscita organizzativa della manifestazione in una magnifica “cornice” e per l’ elevato numero di partecipanti. Ciò non fece che aumentare il livello della passione, e fu l’occasione per stringere le prime amicizie nell’ambiente, con l’ adesione al Club, che da allora continuò ininterrotta.

 

Da quel momento, si svilupparono i contatti con gli altri Club esteri, in particolare con l’SM Club de France, che portarono nel 1994 ad un accordo con l’ allora Presidente francese Louis Bacinello (di origine italiana), per l’adesione dei Soci italiani (all’epoca 32) al club d’oltralpe.

 

Ciò consentì ai nostri Soci di accedere al servizio ricambi del club francese, che dispone oggi di oltre mille referenze (originate da uno stock d’origine dismesso da Citroën, e da successivi acquisti e rifabbricazioni), potendo acquistare i pezzi necessari a prezzi di costo molto convenienti e secondo un listino prefissato. 

Seguirono alcuni anni in cui l’attività sociale si limitò ad un raduno annuale ed alla presenza con uno stand al Salone di auto d’epoca di Padova, che portò ad una certa disaffezione di alcuni Soci, meno assidui e appassionati, probabilmente anche a causa di una comunicazione interna non ottimale.

 

Finché nell’ ottobre 1997, in occasione del raduno di Pesaro e Urbino, l’autore di queste note fu inopinatamente nominato Presidente, ringraziando per la fiducia ed accettando l’incarico con impegno e passione, ma lanciando un appello (che rimane sempre valido nel tempo, anche per le “nuove leve”) ai Soci ed appassionati di SM “per una più attiva e costante partecipazione ed interessamento alle attività del Club e per più intensi rapporti fra i Soci, in quanto ogni Club, anche di auto storiche, vive anche del rapporto umano che si instaura con la conoscenza e la frequentazione reciproca”.

 

Nel maggio 1998, si svolse per la seconda volta in Italia, il Raduno Europeo SM, organizzato magistralmente dal Presidente uscente Franchini, nel bellissimo scenario di Siena e del Chianti, con la presenza di oltre 105 SM, un record per raduni fuori dalla Francia.

 

Proprio in quel periodo scoppiarono le “guerre di religione” all’interno dell’SM Club de France, che si trascinarono per molti anni tra le diverse fazioni, a seguito di contrasti personali ed interessi economici, che portarono ad esclusioni, ricorsi in tribunale, secessioni (con creazione da parte dei fuoriusciti di altri Club, come l’Euro SM Club ed il Chevrons de l’Amitié).

 

Il nostro Club mantenne una posizione il più possibile neutrale senza entrare nel merito delle ragioni dell’ uno o dell’ altro, mantenendo comunque l’adesione all’SM Club de France, tenendo conto del principio che “le persone passano, il Club resta”.

 

Alla fine di quell’ anno, su iniziativa dell’ anglo-francese Adrian Furtado, vi fu la costituzione della Federazione Internazionale Clubs Citroën SM (FICCSM), che riunisce i Club di Francia, Italia, Germania, Svizzera, Inghilterra e Olanda, a cui si aggiunsero poi Svezia, Norvegia e Belgio, con l’obiettivo di favorire i contatti ed iniziative d’interesse comune tra i diversi paesi (nonché di escludere gli avversari del club francese…).

 

E così, dal febbraio 1999, ogni anno i rappresentanti dei vari Club nazionali si ritrovano per un incontro in occasione del Salone Rétromobile a Parigi, in cui, oltre alla relazione di ogni Club sulla propria attività, viene presentato il raduno internazionale dell’anno da parte del paese organizzatore, e si fa il punto della situazione ricambi.

 

Il nostro Club ha sempre partecipato a tali incontri, che hanno consentito di sviluppare le “pubbliche relazioni” e le conoscenze internazionali, rilevando con piacere la buona considerazione che il nostro Club ha all’estero.

 

Nel maggio 1999 ci fu l’importante appuntamento con il raduno sulla pista di Quattoruote a Vairano di Vidigulfo, abbinato ad una visita di Pavia e dintorni.

 

Tale manifestazione, promossa da Citroën Italia e Ruoteclassiche, si è svolta per ben dieci edizione e dedicata ogni volta ad un modello storico della Casa. Quell’ anno, dopo 2CV, Traction e DS, fu finalmente la volta della SM, ed il nostro Club mobilitò i Soci per una partecipazione consona all’occasione, che portò ben 25 esemplari in pista, che si esibirono in slalom, gare di sollevamento idraulico e giri liberi, con grande divertimento per i loro conduttori.

 

Il resoconto dell’evento fu poi pubblicato su Ruoteclassiche (n. 130 di luglio 1999), in un bel servizio di ben 8 pagine più poster, in cui l’SM Club Italia venne definito “un club che funziona” e che “ha contribuito in modo determinante alla sopravvivenza di molti esemplari”.

 

A Vairano ci fu anche il primo incontro con Camillo Cotti e Maurizio Marini, rappresentanti del R.I.A.S.C. (Registro Italiano Auto Storiche Citroën, allora sezione del Club IDéeSse), con i quali si definì l’avvio del censimento delle SM nell’ambito di tale Registro, e si diede inizio ad una collaborazione tra i Club di marca, per raduni, pubblicazioni, iniziative comuni, sviluppatasi e consolidatasi nel corso del tempo, in particolare con il Club IDéeSse ed il Club CX, che portò il nostro Club ad inserirsi pienamente nell’ambito del collezionismo storico del Double-Chevron.

 

Ciò consentì di sviluppare l’interesse verso la SM e verso il Club di nuovi appassionati, diversi dei quali già proprietari di altri modelli storici Citroën, per i quali la SM era un ideale completamento della propria collezione, magari a fianco di Traction, DS o CX.

 

Ed infatti, nel corso degli anni, il numero dei Soci ha avuto una rilevante progressione, passando dalla ventina del 1997 ai 53 del 2004. Nel valutare i numeri, è da considerare che le SM in buono stato esistenti attualmente in Italia sono solamente poco più di un centinaio e che, all’epoca, la SM fu prodotta in volumi confidenziali (12.920 esemplari), in un rapporto di meno di 1 a 100 rispetto alla DS.

 

Contestualmente, si sviluppò la visibilità su riviste del settore e curata la comunicazione interna ed il contatto con i Soci. Fu istituito l’incontro sociale di inizio anno (con partecipazione gratuita), che dal 1999 si svolge tutti gli anni a gennaio a Bologna, e che, dato il gradimento dei Soci, divenne un appuntamento fisso, per ritrovarsi insieme ed in cui stabilire i programmi della nuova stagione.

 

Per i raduni, elemento peculiare dell’ attività di un Club di auto storiche, si è voluto coinvolgere nell’organizzazione i vari Soci di zona, per sviluppare, grazie alla loro disponibilità, manifestazioni che hanno privilegiato l’aspetto turistico-culturale-gastronomico ed il piacere di stare insieme, piuttosto che il contenuto esclusivamente tecnico od i “cofani aperti”. E così i vari raduni annuali, ci hanno portato a visitare e scoprire molte belle città e località italiane, tra i quali Pavia, Vicenza, Cecina e Volterra, Perugia e Assisi, Ferrara, Pisa, Lago Maggiore, e molte altre, per un totale di 26 Raduni Nazionali SM.

 

In più occasioni il nostro Club ha avuto il grande piacere e l’onore di incontrare ed ospitare i due protagonisti della creazione della SM.

 

L’ingegner Giulio Alfieri, responsabile tecnico della Maserati e creatore del V6 della SM, fu ospite al Raduno Europeo di Siena ’98, e lo reincontrammo in occasione della nostra visita alla Collezione Panini, nel settembre 2001, poco prima della sua prematura scomparsa.

 

Il nostro Club lanciò poi l’idea di un incontro dedicato ai modelli di Opron, poi ripreso e sviluppato dal Club CX, in collaborazione con i Club SM e GS, in occasione dell’abituale raduno di Monselice, che nella memorabile edizione 2003 ebbe come ospite d’onore proprio Robert Opron, responsabile del Centro Stile Citroën dal 1963 al 1974 ed autore della linea della SM, accolto da oltre 70 vetture dei modelli da lui disegnati, tra cui ben 17 SM.

 

Da Giulio Alfieri e Robert Opron, abbiamo raccolto memorie, racconti, e ricordi della loro opera.

 

Il 2004 fu un anno con importanti avvenimenti.

 

A febbraio, fu firmato presso la sede di Citroën Italia a Milano, il protocollo d’intesa e lo Statuto del R.I.A.S.C., tra i più importanti Club di modello italiani, quali IDéeSse Club, 2CV Club, CX Club, GS Club, e ovviamente il nostro SM Club Italia, che partecipò attivamente al lungo lavoro preparatorio per la costituzione ufficiale e la definizione delle regole di funzionamento del Registro, che - ricordiamolo - si pone l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la conservazione degli autoveicoli storici Citroën e valorizzare l’immagine e la storia della Marca in Italia.

 

Rientrano attualmente nell’attività del Registro, il censimento dei veicoli storici della Marca, diviso per sezioni-modello, la pubblicazione del Foglio Notizie “Le Citroën” (a cui il nostro Club contribuisce regolarmente con articoli di vario genere), l’organizzazione di raduni e manifestazioni, il cui apice sarà il prossimo 14° I.C.C.C.R., “Il” raduno internazionale per eccellenza di tutti i modelli Citroën, che si svolgerà dal 15 al 17 agosto 2008 presso l’Autodromo di Vallelunga, ed a cui sono attesi migliaia di partecipanti dai vari paesi.

 

A fine maggio 2004 tornò a svolgersi in Italia il Raduno Europeo SM, promosso dal nostro Club ed organizzato con il supporto logistico di una nota Agenzia specializzata, soluzione obbligata dato che non vi furono Soci disponibili ad impegnarsi per una gestione “in proprio”.

 

La destinazione prevista era la Riviera Ligure e Genova, quell’anno capitale europea della cultura, e come per i precedenti raduni internazionali in Italia, si è potuto contare sul contributo di Citroën Italia, per le targhe-ricordo ed i premi ai partecipanti.

 

La manifestazione fu adeguatamente presentata da una nostra “delegazione” di quattro membri agli altri Club SM stranieri in occasione dell’abituale riunione a Rétromobile, nel febbraio di quell’anno.

 

Della riuscita dell’evento possiamo essere certamente soddisfatti, con 85 equipaggi in SM, provenienti da 11 paesi, tra cui Robert Opron, come invitato d’onore.

 

Lo schieramento delle SM sul lungomare di Camogli e nel Porto Antico di Genova, restano un bel ricordo, a futura memoria di Soci e appassionati…

 

Il Raduno di Genova coincise con la scadenza del secondo mandato presidenziale di chi scrive, e, inevitabilmente, segnò anche la conclusione di un ciclo di attività del Club, ricco di soddisfazioni e di buoni risultati.

 

Dopo la Presidenza di Carlo Rocchi, Socio della “Vecchia Guardia”, per il triennio 2005-2007, il nuovo ciclo prosegue con il rinnovo delle cariche sociali previsto ad inizio 2008.

 

Ma oltre all’attività “pubblica”, in parte qui raccontata, ciò di cui possiamo essere davvero contenti è che l’SM Club Italia è veramente un gruppo di amici, tra cui si sono instaurati rapporti interpersonali di frequentazione ed amicizia che perdura nel tempo, e che si estende oltre alle nostre beneamate SM.

 

Vent’anni dopo quel primo Raduno in Piazza Castello, l’avventura continua…

 

Lunga vita e prosperità all’SM Club Italia ed ai suoi Soci.

 

Testo del 2008 scritto dall’ex-Presidente Maurizio Baiocchi per i vent’anni del Club (e pubblicata su Le Citroën n. 1/2008)

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